Crypto news affects Bitcoin price

Tether risponde alla controversia sulla disattivazione dell’account. USDT mantiene i documenti A2.

Tether, l’azienda che emette la stablecoin più popolare nel mercato delle criptovalute, USDT, ha recentemente risposto a delle accuse secondo le quali ha disattivato gli account di diverse importanti aziende criptovalutarie, come MoonPay, BlockFi, CMS Holdings e Galois Capital. Queste accuse si basavano su alcuni documenti resi pubblici dal procuratore generale di New York (NYAG) nel contesto di un’indagine su Tether e la sua azienda collegata Bitfinex.

L’indagine, che è iniziata nel 2019, ha accusato Tether e Bitfinex di aver nascosto una perdita di fondi di 850 milioni di dollari detenuti da un processore di pagamenti di terze parti. Il caso è stato risolto nel febbraio 2021, con Tether e Bitfinex che hanno accettato di pagare 18,5 milioni di dollari di multa e di smettere di operare a New York. Tuttavia, alcuni documenti relativi all’indagine sono stati resi pubblici in seguito, in base alla Legge per la Libertà di Informazione (FOIL), su richiesta di alcuni media.

Tra i documenti c’era una lista di 29 account che Tether ha disattivato nel 2021, con i codici degli utenti oscurati per proteggere le loro identità. Le ragioni della disattivazione non sono state divulgate, ma si è ipotizzato che fossero legate a questioni di conformità o pressioni regolamentari. Alcuni degli account appartenevano a aziende criptovalutarie ben note, come MoonPay, un gateway fiat-to-crypto; BlockFi, una piattaforma di prestito e prestito; CMS Holdings, una società di investimento; e Galois Capital, un hedge fund che ha chiuso nel 2020.

Tether ha finalmente rotto il silenzio su questa questione e ha rilasciato una dichiarazione per chiarire la sua posizione. L’azienda ha affermato che non commenta le relazioni individuali, ma che tutti gli account avevano superato rigorose verifiche di conformità durante il processo di registrazione e il monitoraggio continuo, come richiesto dalle politiche di conformità di Tether. L’azienda ha anche dichiarato di seguire un approccio basato sul rischio alla conformità e che potrebbe disattivare gli account per vari motivi, come attività sospette, violazione del contratto o richieste regolamentari.

Tether ha inoltre ribadito il suo impegno per la trasparenza e la cooperazione con le autorità di regolamentazione e le forze dell’ordine. L’azienda ha affermato di conservare documenti A2 per tutti i suoi clienti e transazioni, che sono registrazioni di identificazione e verifica del cliente, dettagli delle transazioni e fonte dei fondi. L’azienda ha detto che questi documenti sono disponibili su richiesta delle autorità competenti e che si conforma a tutte le leggi e i regolamenti applicabili nelle giurisdizioni in cui opera.

La dichiarazione di Tether è intesa a rispondere a parte delle preoccupazioni e delle domande che sono sorte riguardo alle sue decisioni operative e alle procedure di conformità. Come emittente della stablecoin più grande nel mercato delle criptovalute, con una capitalizzazione di mercato di oltre 60 miliardi di dollari, Tether svolge un ruolo cruciale nel facilitare le transazioni e mantenere la stabilità dei prezzi su varie piattaforme e scambi. Pertanto, è importante che Tether fornisca trasparenza e fiducia ai suoi utenti e alla comunità criptovalutare più ampia.

Tuttavia, la dichiarazione di Tether potrebbe non essere sufficiente per dissipare tutti i dubbi e le critiche che sono state rivolte all’azienda nel corso degli anni. Tether ha affrontato molteplici cause legali e indagini da parte di varie parti, che hanno accusato l’azienda di frode, manipolazione di mercato, riciclaggio di denaro e mancanza di sufficiente copertura per i suoi token. Tether ha negato tutte queste accuse e ha affermato di essere sempre stata pienamente coperta da riserve di denaro e altri asset.

Tuttavia, Tether non è stata molto disponibile nel fornire prove delle sue riserve o di audit da parte di terze parti indipendenti. L’azienda ha iniziato a pubblicare solo a partire da maggio 2021, dopo aver raggiunto un accordo con il NYAG, rapporti mensili sulla suddivisione delle sue riserve. Secondo l’ultimo rapporto di giugno 2021, le riserve di Tether sono costituite per il 75% da denaro e equivalenti di denaro e depositi a breve termine e commercial paper, per il 12% da prestiti garantiti (non a entità affiliate), per il 10% da obbligazioni societarie, fondi e metalli preziosi e per il 3% da altri investimenti (inclusi token digitali come Bitcoin).

Mentre alcuni potrebbero considerare questi rapporti come un passo positivo verso una maggiore trasparenza, altri potrebbero ancora mettere in dubbio la qualità e l’affidabilità delle riserve di Tether e se possano coprire pienamente tutti i token USDT in circolazione. Inoltre, alcuni potrebbero chiedersi se le politiche di conformità di Tether siano adeguate ed efficaci nel prevenire attività illecite o violazioni regolamentari che coinvolgono i suoi token.

La controversia sulla disattivazione degli account di Tether è solo una delle molte sfide che l’azienda affronta mentre opera in un ambiente altamente dinamico ed incerto. L’industria delle stablecoin è in continua evoluzione e crescita, con l’emergere di nuovi concorrenti e la proposta o l’attuazione di nuove regolamentazioni. Tether dovrà adattarsi e innovare per mantenere la sua posizione di primo piano e la sua reputazione sul mercato.