Crypto news affects Bitcoin price

Prezzo del Bitcoin tra l’aumento del tasso di hash mining del BTC

Capiremo quale sia il prezzo del Bitcoin in base all’aumento del tasso di hash mining del BTC. Il Bitcoin è la criptovaluta più popolare al mondo, ma consuma anche molta energia. Secondo l’Indice di Consumo Elettrico del Bitcoin di Cambridge, il consumo annuale di elettricità del Bitcoin è stimato a 143 terawatt-ora (TWh), più di tutto il paese dell’Argentina. Ciò accade perché il Bitcoin si basa su una rete di computer, chiamati miner, che competono per risolvere complessi problemi matematici e convalidare le transazioni. Più miner si uniscono alla rete, maggiore è il tasso di hash, che misura la potenza di calcolo della rete. Più alto è il tasso di hash, più sicura ed efficiente è la rete, ma più energia consuma.

Tuttavia, il consumo di energia del Bitcoin non è solo una questione di preoccupazione ambientale, ma anche una potenziale minaccia per la sua stessa stabilità e scalabilità. Mentre il mondo affronta imminenti crisi energetiche a causa dei cambiamenti climatici, delle tensioni geopolitiche e delle interruzioni di approvvigionamento, la dipendenza del Bitcoin dall’elettricità potrebbe rappresentare seri ostacoli per la sua crescita e adozione future. Ad esempio, nel settembre 2021, la Cina ha annunciato una repressione del mining di criptovalute, citando il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di carbonio come alcune delle ragioni. La Cina rappresentava circa il 65% del tasso di hash globale del Bitcoin prima del divieto, che ha causato una significativa diminuzione delle prestazioni e della sicurezza della rete. Sebbene alcuni miner si siano trasferiti in altri paesi, come il Kazakhstan e gli Stati Uniti, la transizione non è stata agevole ed ha comportato costi e rischi elevati.

Inoltre, con l’aumento della domanda di elettricità in tutto il mondo, il Bitcoin potrebbe dover affrontare un aumento della concorrenza e della regolamentazione da parte dei governi e di altri settori che necessitano di accesso a fonti energetiche affidabili ed economiche. Alcuni paesi, come l’Iran e il Venezuela, hanno già limitato o vietato il mining di Bitcoin a causa del suo impatto sulle loro reti nazionali e sul consumo interno. Altri paesi, come la Norvegia e il Canada, hanno imposto tasse o tariffe più elevate ai miner di Bitcoin per scoraggiarne l’uso di energia sovvenzionata o rinnovabile. Inoltre, alcuni attivisti ambientali ed organizzazioni hanno criticato il Bitcoin per la sua impronta di carbonio e hanno chiesto la sua regolamentazione o boicottaggio.

Pertanto, il dilemma energetico del Bitcoin è una sfida seria che deve essere affrontata urgentemente ed efficacemente. Alcune possibili soluzioni includono:

– Migliorare l’efficienza e la sostenibilità dell’hardware e del software per il mining di Bitcoin, ad esempio utilizzando chip più avanzati, ottimizzando gli algoritmi di mining o passando a fonti di energia rinnovabile.
– Adottare meccanismi di consenso alternativi che non si basano sul proof-of-work (PoW), come proof-of-stake (PoS), proof-of-authority (PoA) o proof-of-space (PoS), che richiedono meno potenza di calcolo e consumo di energia.
– Implementare soluzioni di scalabilità che riducano il carico sulla principale rete Bitcoin, come protocolli di secondo livello, sidechain o shard, che consentono transazioni più veloci e meno costose senza compromettere la sicurezza o la decentralizzazione.
– Educare e incentivare utenti e investitori ad adottare pratiche più responsabili e sostenibili, come l’utilizzo di portafogli o scambi più efficienti, la scelta di pool di mining o nodi più ecologici o il supporto a iniziative o progetti verdi che compensino l’impatto ambientale del Bitcoin.

Il dilemma energetico del Bitcoin non è un problema insormontabile, ma richiede azione collettiva e innovazione da parte di tutti gli attori coinvolti nell’ecosistema delle criptovalute. Abbracciando queste soluzioni, il Bitcoin può superare le sfide energetiche e continuare a crescere come valuta digitale globale e decentralizzata.

Fonti:

– https://cbeci.org/
– https://www.reuters.com/world/china/china-reiterates-ban-cryptocurrency-mining-state-media-2021-09-24/
– https://www.bbc.com/news/technology-58621801
– https://www.wired.com/story/bitcoin-miners-china-relocate-kazakhstan-texas/
– https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-05-26/iran-bans-crypto-mining-as-power-outages-hit-capital-tehran
– https://www.coindesk.com/norway-cuts-tax-breaks-for-bitcoin-miners
– https://www.theguardian.com/technology/2021/may/17/bitcoin-climate-crisis-environmental-impact
– https://www.forbes.com/sites/rogerhuang/2020/12/21/how-bitcoin-is-becoming-more-energy-efficient/?sh=6f9a0c0a7f9a
– https://www.investopedia.com/terms/p/proof-stake-pos.asp
– https://cointelegraph.com/explained/bitcoin-scaling-explained
– https://bitcoinmagazine.com/culture/how-to-be-a-bitcoin-environmentalist