La segretaria del Tesoro americana Janet Yellen ha rivelato che i Paesi del Gruppo dei Sette (G7) stanno discutendo modi per contrastare la “coercizione economica” della Cina verso altre nazioni. Yellen ha sottolineato che gli Stati Uniti adotteranno azioni “mirate e circoscritte” contro le tecnologie che presentano chiare implicazioni per la sicurezza nazionale. Il G7 è composto da Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, con l’Unione europea come membro non enumerato. I legislatori americani hanno spinto l’amministrazione Biden a esaminare gli investimenti effettuati da aziende e individui americani in paesi stranieri, in particolare in Cina, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale e le questioni di catena di approvvigionamento.
Yellen ha affermato che molti membri del G7 condividono una preoccupazione comune riguardo a questo tipo di attività e stanno cercando di contrapporsi a tale comportamento collettivamente. Secondo lei, alcune restrizioni sugli investimenti in uscita completerebbero le misure esistenti negli Stati Uniti, volte a proteggere la sicurezza nazionale, tra cui le revisioni degli investimenti in entrata e i controlli sulle esportazioni. Ha inoltre spiegato che il G7 avanzerà nel lavoro per mitigare i rischi geostrategici nelle loro economie mediante l’adozione di azioni mirate quando necessario.
Yellen ritiene che l’azione coordinata dei Paesi con attitude simili sarebbe la più efficace per contrastare la coercizione economica della Cina. Il G7 sta attualmente discutendo modi per rispondere all’uso della “coercizione economica” da parte della Cina in vista della riunione dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del Gruppo in Giappone.