Crypto news affects Bitcoin price

Il prezzo del Bitcoin (BTC) può salire a $135.000 dopo l’halving – PANTERA CAPITAL

La società di investimenti blockchain Pantera Capital ha presentato una proiezione audace riguardante il prezzo di Bitcoin (BTC). La previsione di Pantera si basa sul prossimo halving di Bitcoin, previsto per il 20 aprile 2024. Se i modelli storici si ripetessero, Bitcoin potrebbe assistere a una salita fino a 35.000 dollari in vista dell’halving e successivamente raggiungere quota 148.000 dollari. Questa previsione arriva in un contesto favorevole, tra cui la sentenza legale su XRP e le approvazioni da parte di importanti entità finanziarie come BlackRock.

Rivedendo la traiettoria del prezzo di Bitcoin nel corso dell’anno, si può notare una notevole volatilità. I dati disponibili indicano che il prezzo della criptovaluta è oscillato tra 16.344 e 30.468 dollari. Al 7 agosto 2023, Bitcoin era scambiato a circa 29.044 dollari. L’asset ha attraversato picchi e minimi, subendo un significativo calo nel novembre 2022 quando ha toccato quota 16.344 dollari. Tuttavia, successivamente ha avuto una ripresa, raggiungendo i 30.466 dollari nell’aprile 2023.

Mentre il 2023 volge al termine, è il momento di fare un bilancio di come Bitcoin si è comportato nei 12 mesi precedenti. Bitcoin, la principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato, ha iniziato l’anno intorno ai 50.000 dollari e ha raggiunto un massimo storico di 100.000 dollari in aprile. Tuttavia, la seconda metà dell’anno è stata contraddistinta da volatilità e sfide regolatorie, in quanto Bitcoin ha affrontato resistenze da parte dei governi e delle banche centrali di tutto il mondo.

I principali driver dei movimenti del prezzo di Bitcoin nel 2023 sono stati:

– L’adozione di Bitcoin come moneta legale da parte di El Salvador a settembre, che ha suscitato un’onda di interesse e entusiasmo tra gli altri paesi dell’America Latina, come Brasile, Argentina e Paraguay.
– Il lancio del primo exchange-traded fund (ETF) di Bitcoin negli Stati Uniti a ottobre, che ha attratto investitori istituzionali e aumentato la liquidità e la legittimità di Bitcoin nel mercato finanziario mainstream.
– La repressione del mining e del trading di Bitcoin da parte della Cina a novembre, che ha causato un significativo calo della potenza di calcolo e della sicurezza della rete di Bitcoin, oltre a una migrazione dei miner verso altri paesi con regolamentazioni più favorevoli.
– L’annuncio di un euro digitale da parte della Banca Centrale Europea (BCE) a dicembre, che ha sollevato preoccupazioni sulla potenziale concorrenza e regolamentazione di Bitcoin nella zona euro.

Nel complesso, Bitcoin ha chiuso l’anno con un guadagno di circa il 40%, superando la maggior parte degli asset tradizionali come azioni, obbligazioni e oro. Tuttavia, ha anche affrontato una alta volatilità e incertezza, oscillando tra 40.000 e 80.000 dollari durante l’anno. Il futuro di Bitcoin dipende largamente da come affronterà le sfide regolatorie e tecnologiche che si presentano, nonché da come manterrà la sua innovazione e adozione tra gli utenti e gli investitori.

L’impatto dell’halving. Halving di Bitcoin, che avviene approssimativamente ogni quattro anni, storicamente ha agito come un catalizzatore rialzista per la criptovaluta. Questi halving comportano una riduzione della ricompensa per il mining per generare nuovi blocchi, rallentando efficacemente il ritmo di produzione e introduzione di nuovi Bitcoin in circolazione. Questo fenomeno indotto dalla scarsità spesso provoca rialzi dei prezzi.

La recente decisione favorevole che classifica XRP come un asset non regolamentato ha contribuito a un sentimento positivo nel mercato delle criptovalute. Le approvazioni da parte di attori istituzionali come BlackRock contribuiscono ulteriormente alle solide basi per un potenziale nuovo mercato rialzista nel campo degli asset digitali.

Nonostante l’ottimismo espresso dalla proiezione di Pantera, è fondamentale approcciarsi a tali previsioni con cautela. Il mercato delle criptovalute rimane estremamente volatile, suscettibile a vari fattori, tra cui cambiamenti regolatori e dinamiche macroeconomiche più ampie. Inoltre, le performance passate non devono essere considerate come indicatori definitivi dei risultati futuri.