Secondo i dati di Parsec Finance del 15 maggio, il protocollo di staking liquido Lido ha reso possibile il prelievo di Ether per la prima volta. Nelle prime tre ore, sono stati riscattati oltre 260 Lido Staked Ether (stETH) per il relativo Ether (ETH), del valore di circa 500.000 dollari. La dashboard dei prelievi di stETH mostra i prelievi individuali e aggregati, la coda corrente dei prelievi e i grandi cambiamenti di saldo di stETH.
Lido è un protocollo di derivati di staking liquido (LSD) che consente ai detentori di ETH di puntare le proprie monete con i validatori partecipanti e di guadagnare ETH aggiuntivi come premio. Quando gli utenti scommettono i propri ETH con Lido, ricevono in cambio stETH. Man mano che gli utenti guadagnano ETH dallo staking, la quantità di stETH aumenta per riflettere le ricompense aggiuntive.
Prima dell’aggiornamento Shapella del 13 aprile, Ethereum non consentiva ai validatori di prelevare il loro Ether detenuto nel contratto di staking. Inoltre, il software di Lido non aveva una funzione di prelievo che impediva agli utenti di Lido di prelevare i propri ETH. Tuttavia, il 15 maggio, l’organizzazione autonoma decentralizzata di Lido ha votato per aggiornare Lido alla versione due, consentendo il prelievo per la prima volta.
I dati di Parsec mostrano che gli scommettitori hanno impiegato circa un’ora per capire che potevano prelevare. La prima ora di riscatti ha visto circa 4 ETH (7.308 dollari) di stETH riscattati. L’ora successiva, i riscatti sono aumentati a circa 227 ETH (414.956 dollari). Tuttavia, il ritmo dei riscatti è sceso a circa 44 ETH (80.388 dollari) l’ora successiva. Sono stati prelevati oltre 500.000 dollari di ETH nelle prime tre ore in cui sono stati abilitati i prelievi.
Le soluzioni di staking liquido sono diventate più popolari dall’aggiornamento Shapella. Secondo DefiLlama, lo staking liquido è diventato la categoria leader di finanza decentralizzata in termini di valore totale bloccato, superando persino gli scambi decentralizzati il 1° maggio. Tuttavia, la Securities and Exchange Commission ha recentemente dichiarato che potrebbe considerare i fornitori di staking come emittenti di titoli, presentando incertezze legali sullo staking liquido negli Stati Uniti.